8.8.12

Le azzurre della pallavolo sconfitte dalla Corea ai quarti, sfuma una grande occasione



Evidentemente le nazionali italiane di pallavolo più forti devono rimanere all'asciutto dall'oro olimpico. Anche questa nazionale, che ha vinto veramente tutto quello che si poteva vincere dominando per qualche anno la scena internazionale, ha perso per la terza volta consecutiva ai quarti di un'olimpiade. Era accaduto anche ad Atene e Pechino, e ieri sera è stato lo stesso, 1-3 il risultato finale (25-18, 21-25, 20-25, 18-25). Abbiamo iniziato bene nel primo set, solide, compatte, buon gioco, sembravamo aver capito la chiave della partita.
Poi nel secondo set sono salite le coreane: molto meglio di noi in ricezione (c'è anche da dire che le loro battute erano decisamente più insidiose), meglio in difesa, la schiacciatrice Kim Yeon veramente strepitosa (alla fine mette a referto 28 punti) ha messo giù praticamente ogni pallone, soprattutto diagonali velenose chiuse grazie a un polso invidiabile. La nostra tattica doveva essere quella di limitare Kim Yeon ma senza troppa ossessività perchè è comunque troppo forte, mentre dovevamo stare più attente alle altre, costruire il gioco su di loro, e invece non è stato così. Ogni volta che recuperavamo il gap le coreane si riportavano di nuovo in avanti, capaci a differenza nostra di impostare il loro gioco in maniera continua. 
Anche il nostro attacco non è stato fenomenale, anche a causa delle ricezioni e delle difese imprecise che costringevano la Lo Bianco ad alzate difficili e che riducevano il numero delle soluzioni possibili. In particolare sono parse appannate Carolina Costagrande, sostituita forse un pò tardivamente nel terzo set dalla Piccinini, e la Gioli a partire dal secondo set, la cui fast è stata meno pericolosa del solito.
Le migliori a mio avviso Del Core (16 Punti), Bosetti (14 punti) e Arrighetti (13 punti). La Del Core è stata importante anche a muro, altro fondamentale in cui non abbiamo brillato.

Insomma, è parsa una squadra poco solida la nostra, poco compatta nelle azioni di gioco, appannata e incapace sia di contenere le avversarie che proporre valide soluzioni in attacco, con un servizio sicuramente da migliorare e un muro da ritrovare.
Peccato, dispiace per quello che Barbolini e le ragazze avevano costruito in questi anni, e per il loro cammino di avvicinamento a queste olimpiadi, che faceva ben sperare (infortuni a parte, ricordo che il libero Paola Cardullo è rimasta a casa e la Lo Bianco aveva ancora problemi alla schiena). Temo che quella di ieri sera fosse l'ultima partita di Barbolini come ct azzurro, vedremo come evolveranno i fatti. 
Certamente rimane l'amarezza per quest'oro olimpico che come l'orizzonte si vede ma non si riesce a raggiungere.


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