21.4.08

Nuove strategie



Cima dell'Everest blindata per l'arrivo della fiaccola olimpica:
A chi protesta per il Tibet una bella spintina giù dal burrone


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19.4.08

Oro a squadre mondiale per il fioretto azzurro!


Da aspettando Pechino 2008

Nella prima giornata dei Campionati del Mondo di Scherma a Squadre, in corso di svolgimento a Pechino per le due armi che per la rotazione introdotta ad Atene 2004 non assegneranno il titolo a squadre alle Olimpiadi, i fiorettisti Andrea Baldini, Salvatore Sanzo, Andrea Cassarà e Stefano Barrera (nella foto) hanno conquistato la medaglia d'oro superando in finale con il punteggio di 45 a 35 la temibile Germania del tre volte campione del mondo Peter Joppich e della medaglia di bronzo ai recenti Mondiali di San Pietroburgo, Benjamin Kleibrink.

Dopo aver superato al primo turno il Brasile (Heitor Shimbo, Lucas Mochko, Fernando Scavasin) per 45 a 21, nei quarti è arrivato il successo per 45 a 33 sui padroni di casa della Cina (Liangcai, Sheng Lei, Jun Zhu), che hanno retto fino alla metà del secondo giro prima di subire il doppio break decisivo messo a segno da Cassarà (5-1 a Lei e 5-0 a Huang). In semifinale, poi, vittoria per 45 a 38 sulla Polonia, che reggeva fino alla quinta frazione sul 25-21, per poi incassare l'affondo di Baldini (5-2 a Mocek) che chiudeva il suo assalto sul 30-23. Nell'ultimo giro l'Italia controllava e portava a casa la sfida senza troppe ansie. Nella finale per il titolo, dopo una prima fase di studio, gli azzurri imponevano la loro scherma ritornando sul gradino più alto del podio dopo cinque anni. L'ultimo successo è datato l'Havana 2003.

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14.4.08

L'omino exit-poll


E' finito il tempo del voto. Mi sento un pò come dopo il triduo pasquale. Sospiro di sollievo, è finita la campagna elettorale, sono finite le promesse futili, i sondaggi e anche Giuliano Ferrara.
Io spero che abbiate votato abbastanza convinti, sicuri, decisi. Per me è stato uno strazio. Chissà chi vincerà, spero solo che si cada più in basso di così, perchè per com'è la situazione adesso non riusciamo a indignarci più per niente, non riusciamo ad aver la forza di protestare prima e di proporre poi, non abbiamo tempo e volontà per aggregarci, per prendere l'iniziativa. Ci meritamo di scendere ancora, perchè c'è chi se lo merita proprio e chi si merita di trovare delle soluzioni.
Ma, indipendentemente da come vada, c'è un uomo che sta peggio di noi: l'omino exit poll.
E' un signore abbastanza giovane che è da più di due ore davanti a uno sfondo violetto con un'immagine moderna a metà tra una scatola per le schede elettorali e un frigorifero. E' da più di due ore che ripete LE STESSE COSE a qualsiasi intervistatore di qualsiasi rete RAI, cioè che i dati sono incerti, che dalle 16.30 usciranno le proiezioni, che gli exit poll sono solo sondaggi...Ma non potevano registrarlo questo pover'uomo?
Una giornalista gli ha anche chiesto espressamente: "ma, data com'è andata la scorsa volta (cioè nelle elezioni del 2006), con che coraggio vi apprestate a riproporre gli exit poll?" Lui si è mostrato un pò imbarazzato e la giornalista per riparare ha detto al conduttore del tg: "Eh ma loro lavorano coi numeri insomma!" Per un attimo è sembrata un'inviata di Cucuzza. E che vuol dire "lavorano coi numeri"???
L'omino exit poll non parla di incertezza di misura, parla di forchetta, sarà il frigorifero dietro di lui. La forchetta si è già ristretta dopo mezz'ora, adesso l'incertezza è di 2 punti.

Vi aggiorno in tempo reale:

SENATO: PDL 39 - 46 %
PD 36.5 - 42.5 %

CAMERA: PDL 38.5 %
PD 37 - 43 %

Quindi l'omino exit poll ha già fatto notare per mettersi l'animo in pace che potrebbe vincere anche il PD.
Una domanda: ma per la camera la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione non è del 2%? E allora perchè stanno considerando anche il movimento per le autonomie (MPA) nel PDL dato che la "forchetta" è tra lo 0.5 e l'1,5%?
Altri dati utili: affluenza in calo, ma poi non di molto, affluenza cresciuta invece per le elezioni amministrative.
Piccola riflessione: a cosa serve la regolina di non portare il telefonino in cabina elettorale se
a) non controlla nessuno
b) dove i brogli sono diffusi è perchè non si rispettano altre -e ben più basilari- regole.
Comunque all'omino exit poll auguro un pomeriggio il più tranquillo possibile, gli auguro che le prime proiezioni arrivino in fretta. E che confermino i suoi sondaggi.


L'uomo exit poll è Nicola Piepoli, presidente dell’istituto demoscopico Consortium, fotografato dal mio telefonino mentre era in tv. Foto scattata alle 15.20, quest'uomo è già distrutto.


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9.4.08

La fiaccola olimpica sta arrivando blindata a San Francisco


Da quando la fiaccola olimpica è stata accesa in Grecia non ha mai avuto tregua. Si sono susseguite contestazioni ad ogni tappa. Dopo le "rivolte" a Londra e Parigi, dopo che è arrivata a Pechino (ma che percorso hanno scelto?!?) nella piazza centrale, adesso è il turno di San Francisco. La fiaccola arriverà tra poco nell'unica città nordamericana prevista.
La città sarà blindata, la torcia sarà scortata, tutto il tragitto sarà "riparato" da transenne. Sono già pronti diversi gruppi che hanno organizzato proteste in favore del Tibet, del Sudan e della Birmania. Jacques Rogge (presidente del CIO), dopo aver esortato la Cina a trovare una soluzione pacifica per il Tibet, annuncia che la fiaccola potrebbe fermarsi.
Ma, come dice Luca, sarebbe una tremenda sconfitta, lo spegnimento totale di tutto ciò che la fiaccola rappresenta. La torcia ha un'anima che parla di condivisione, di diversità, di unione, di pace, di scambio, di desiderio di conoscenza, di globalizzazione positiva, di abbattimento delle frontiere, di trascendenza, di passione. Spegnerla è come salutare definitivamente quei valori nascosti dallo smog e dal business.
Il business non è solo quello degli sponsor. E' anche quello dei giornali e delle tv che dicono tutto quando fa comodo a loro, quando ormai non si può fare niente, quando la massa può organizzarsi in rivolte futili e provvisorie che non avranno nessun esito definitivo.
Ancora una volta si assiste al fallimento dell'indipendenza dai grandi mezzi di comunicazione, a nessuno infatti è venuto in mente di prevenire l'assegnazione dei giochi a Pechino, in pochi sapevano del Tibet, e comunque ci sono altre questioni gravissime all'interno della stessa Cina, di cui si è parlato solo dopo.
Ancora una volta è la massa dei "buoni" che segue la corrente, che non anticipa niente, che non prende l'iniziativa in modo indipendente, che non evolve. E si scaglia in modo incondizionato seguendo l'unico scopo di protestare per sentirsi meglio, senza pensare al significato profondo delle proprie azioni e alle conseguenze -materiali e simboliche- che da queste possono scaturire.
C'è chi dice che comunque l'aver assegnato i giochi alla Cina rappresenta una vittoria perchè se no nessuno avrebbe mai saputo della questione del Tibet. Ma chi lo afferma ragiona o in modo miope perchè non considera gli effetti a lungo termine di tutti questi eventi, o in modo molto furbo, perchè sa che tanto la sequenza degli avvenimenti fa si che come al solito non cambierà nulla. Qualche mese e tutto tornerà come prima, basterà una qualche finta soluzione diplomatica temporanea per far cessare le proteste, poi potrà tornare tutto nel silenzio. Vorrei sapere chi adesso sa qualcosa sugli sviluppi della situazione birmana, vorrei sapere chi si è vestito di rosso o ha acceso candele rosse è rimaso aggiornato sulla situazione.

Speriamo che la fiaccola rimanga accesa, parte del genere umano se lo merita.


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2.4.08

Imprevisti



In questi mesi ho meditato (quasi in silenzio) sull'opportunità o meno di fare la volontaria a Pechino. Avevo già trovato la soluzione, ma poi mi sono chiesta se fosse giusto partecipare a un evento tanto discusso, all'evento che dovrebbe esser vetrina della condivisione tra le culture, di vera e positiva globalizzazione, e invece diventa una presa in giro, diventa vetrina di sponsor che cercano di aprire il loro mercato asiatico, diventa occasione ghiotta per tv e CIO impegnati a promuovere lo "sport", diventa manifestazione lampante di decadenza di valori nel segno del business.
In questi ultimi giorni ne sono successe di tutti i colori, come ad esempio la contestazione della fiamma olimpica in Grecia, l'atleta indiano che si è rifiutato di portare la fiaccola, l'arrivo della torcia a Pechino in una piazza Tien An Men blindata e inaccessibile, l'annuncio del premier polacco del boicottaggio della cerimonia d'apertura.
Alcuni hanno proposto di boicottare le olimpiadi, ma non sono d'accordo, non è rispettoso nei confronti degli atleti che hanno come sogno della vita le olimpiadi, e non è giusto perchè ci sono tutti gli sport extracalcistici, in cui i tecnici e gli allenatori non vivono nell'oro.
Altri hanno proposto di boicottare gli sponsor olimpici. Gli unici di cui potrei usufruire sono Coca Cola e Mac Donald, ma al mac non vado da un sacco, e l'unico momento in cui bevo la coca è quando mangio la pizza. Lo speedy pizza mi porta sempre la pepsi quindi non bevo mai la coca. Quindi non posso "fregiarmi" della scelta boiccottaggio, nel senso che non ho "rinunce" da attuare, comunque non compro quei prodotti. Però l'ultima volta che ho ordinato la pizza, ho chiesto per sicurezza che mi portassero la pepsi. Devono essere stati felici come una pasqua!
Penso che l'unico modo per boicottare le olimpiadi sia non enfatizzare il lato economico, quindi guardare le olimpiadi in streaming su internet per non ingrassare gli ascolti, evitare tutti i programmi di approfondimento perchè oltre alle gesta sportive degli atleti ogni parola è fuori luogo, evitare gli sponsor. Tanto c'è scelta!
Poi, siccome non si può essere solo abolizionisti, ma bisogna essere propositivi, incoraggerei gli atleti a eludere la norma per cui non possono manifestare messaggi politici con uno stratagemma, come può essere un qualsiasi nastrino o striscetta di qualsiasi colore per dire che le olimpiadi devono essere libere da dittature, violenze, se no non si può parlare di spirito olimpico.
Quindi ho deciso di non fare la volontaria. Bene. Ricordo che entro il 31 marzo il BOCOG doveva comunicarmi se mi avrebbe preso.

Oggi, 2 aprile, dopo 13 ore di lavoro, torno a casa, leggo la mail, e mi arriva questo messaggio:

Dear Sara Diani,,
The online application for Beijing Olympic Volunteers has come to an end. Your kind support and participation to Beijing Olympic is greatly appreciated. The recruited will receive a confirmation letter form Beijing Olympic Organizing Committee in May. Your participation has been and will be an inseparable part of Beijing Olympic Games. Thank you again and good luck to all of you.


Best regards,


Beijing Olympic Foreign Volunteer Recruitment Center


Sembrano altre persone rispetto a quelle che arrestano dissidenti, giornalisti, che torturano (ma questo si fa anche da noi), che reprimono. Sembrano gentili, ringraziano, fanno sentire l'interlocutore importante. Certo mi hanno detto che mi manderanno la conferma in maggio, conferma che non so su cosa si basi dato che il questionario online non chiedeva niente di che, conferma che probabilmente non arriverà, conferma che semmai arriverà il 2 giugno, cioè non in tempo utile perchè uno straniero extra-continentale riesca a organizzarsi. E allora riscopro la manipolazione della comunicazione, riassaporo il "dire non dicendo", perchè di fatto mi hanno detto "grazie, veramente grazie eh, però ANCHE NO!".
Se anche per caso dovessero chiamarmi il 2 giugno (che data impegnativa per noi italiani!), dirò "grazie, veramente grazie eh, però ANCHE NO!". Perchè i miei principi non sono in vendita, figuriamoci in prestito!


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Ecco la lista

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